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E come si chiama il libro? Io sono interessatissima al rapporto tra due segni in particolare ma non trovo niente

È un libro vecchissimo, credimi, non lo troveresti neppure perché lo ha scritto una persona che ha conosciuto lei ed è una storia davvero lunga e ne sono schifosamente gelosa! Comunque, mi sento buona, dimmi questi due segni e proverò a dirti un po'

Io non sono certa di poter reggere Ruby, stasera, dobbiamo proprio vederli questi EMA.

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Li guarderò con la tigre che non la sopporta... Quindi credo la sbranerò prima e poi mi concederò di sbavarle addosso *____*

Tu non hai appena descritto un litigio Capricorno/Acquario. No, non l'hai fatto.

Ti è capitato di accapigliarti con un Acquario? A me succede da quattro anni ed è tutte le volte un'esperienza spettacolare hahahahahah.

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K ma come fai a sapere tutte queste cose interessanti sui segni? Mi affascina tanto questo mondo ma non mi fido molto di quello che si dice su internet

E ma sai cosa? Con i segni con cui nella vita non ho mai avuto a che fare in maniera diretta, ovviamente, ci vado con i piedi di piombo e mi fido delle caratteristiche zodiacali di un libro che ho da tipo sempre (mia zia è appassionata di tutte queste cose), mentre per i segni che ho conosciuto/con cui ho a che fare invece sono sicura perché, insomma, so di per certo che determinati segni zodiacali agiscono e si comportano veramente in quel modo.

E' una canzone molto forte e la Gaga è una delle poche ad avere la potenza vocale necessaria per cantarla, ma non so, non mi ha convinto del tutto.

LandOfSun’s Profile Photoandy
La ascolterò appena riesco!

Ah, una mia amica ha incontrato KS.

LandOfSun’s Profile Photoandy
Guarda, purtroppo i mongolini d'oro li ho distribuiti tutti ma se si accontenta di un bronzo posso consegnarglielo anche subito

hi sweetheart, posso ricevere le tue domande, se possibile? 🌷

Certo! Ti seguo e appena invierò qualche disagio, sarai inclusa!

Come immagini un litigio "pesante" tra i larry?

Il conflitto Capricorno/Acquario è un qualcosa di potente a prescindere dalla causa scatenante. Nel senso, e parlo per esperienza personale, il litigio tra persone di questo segno finisce con l'essere potente pure per una cazzata; ovviamente ci sono le eccezioni, per carità, non è che siamo fatti con lo stampo solo perché condividiamo lo stesso segno zodiacale ma in linea generale, ahimè, il più delle volte è così. Immagino che la componente della coppia che tende ad evitare/ammorbidire il conflitto sia Harry, in quanto Acquario della coppia. Credo sia quello che prova a cercare altre vie pur di non intraprendere il cammino definitivo verso il litigio. Louis, invece, (siamo bestiacce) credo sia quello che proprio pungola e fa di tutto per far perdere la pazienza. Del tipo: Mi hai sentito?/Hai capito cosa ti ho detto?/Guardami negli occhi quando ti parlo/Mi fai incazzare quando non parli/Si può sapere perché ti comporti così?, iniziando pure ad avere un approccio leggermente aggressivo, sia verbalmente che fisicamente (soprattutto). Louis è quello che esplode subito urlando, sparando le peggiori merdate e cattiverie perché si sente ferito e allora funziona in questo modo mentre Harry inizialmente lo asseconda, lo ascolta ma alla fine anche il suo autocontrollo cede e finisce col mandarlo direttamente a cagare, in maniera potente però, e poi c'è l'indifferenza. Ognuno per la sua strada finché uno dei due (spesso Harry, perché conosce bene l'orgoglio schifosissimo di cui è fatto Louis) non cede e ritorna sui suoi passi, facendo rinsavire l'altro.

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Vorrei inoltrare a chi seguo, una domanda a cui ho risposto oggi: ti va di scrivere un elenco composto dalle cose che più ami? Un abbraccio forte forte.

L'arte
L'odore di benzina
Le lampade che rilasciano luce colorata, specialmente quelle blu
I racconti degli anziani
La sensazione di pittura secca tra le dita
Le matite morbide
L'oceano
La musica del violino
Vivaldi
Le polaroid
L'adrenalina
L'odore accogliente della casa di nonna
Il fuoco
La magia
I carillion antichi e le loro melodie
L'apertura mentale
Il silenzio
La pioggia
L'ironia e l'autoironia
Tutti quei momenti irripetibili
I post-it colorati
I colori
Il suono della campane tibetane
I ricordi
I sorrisi inconsapevoli
I lampi
Gli alienati, le persone che sembrano riuscire sempre a rifugiarsi nel loro universo
Le tempeste
L'ananas
La macedonia
L'essere Donna, con la D maiuscola
La tenacia
I giardini un po' trasandati
L'Inverno
Il mare di notte
La notte
Il coraggio
I vuoti improvvisi allo stomaco
I miei pennelli
Le tigri (i grandi felini in generale)
L'immaginazione
Il suono delle onde
Gli occhi e gli sguardi
Le farfalle
I libri
I vinili
Le soffitte
I rosoni delle cattedrali gotiche
I thriller e gli horror
Il grande cinema
I cristalli che fendono la luce tramutandola in colori
I biscotti
La libertà di espressione
Le risa dei bambini e la loro curiosità inesauribile
I nei, le lentiggini, le cicatrici
Il pulviscolo atmosferico
Sergio Leone
I cani
La fiducia
Ascoltare qualcuno canticchiare
I baci inaspettati, anche gli abbracci
Gufi e civette
L'empatia
Il mistero
La malinconia cronica, quando si manifesta con un sorriso
I fuochi d'artificio
Le persone spontanee
La solitudine ricercata
Il suono notturno dei grilli e delle cicale
La Luna, sebbene sia un odio/amore viscerale
La musica classica
I giochi da tavolo
Il sesso
I segreti mormorati contro all'orecchio, le parole sussurrate sulla pelle
I fari in mezzo al mare
I vecchi diari
La provocazione
Il sarcasmo
Grazie per la domanda ♥

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Buongiorno farfalle con le ali di carta! Oggi mi sento così egocentrica che voglio chiedervi di regalarmi - virtualmente, purtroppo - un'opera d'arte.

'Courbe dominante' di Kandinskij. Credo sia la contraddizione dell'essere umano fatta arte. Kandinskij con questa opera comunica al mondo di essere arrivato ad una sorta di punto di rottura, dimostrando a testa alta e con ammirevole consapevolezza di essere un animo profondamente contraddittorio. E lo fa sfoggiando i soliti colori, la solita forza ed energia cromatica eppure, c'è qualcosa che sembra traballare e fremere in tutta questa fermezza di colori e toni contrastanti. Le curve. Le curve che sono morbidezza, a volte indecisione, vulnerabilità, insicurezza per la prima volta dominano le linee dritte e squadrate, si sovrappongono alle assonometrie statiche della vita e abbandonano le loro certezze matematiche per gettarsi a capofitto in un circuito mozzafiato di linee curve. È come andare su delle montagne russe e affrontare discese e risalite fatte du luci, ombre e colori sgargianti.

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Qual è l'esperienza più strana di deja-vu che hai mai vissuto?

Qualche anno fa sfiorai la mano di un anziano uomo, ero in un centro per un periodo di volontariato, e mi apparse davanti agli occhi l'immagine di una casa in campagna, con un recinto di fuori, il tramonto alle spalle e sentii un fortissimo profumo di colonia, tipo, che a quanto pare percepii solo io perché chiesi ad alcuni colleghi se fosse solo una mia sensazione oppure no. E niente, quell'uomo non l'ho mai più rivisto ma mi sembrò in quel momento di conoscerlo da sempre.

http://ask.fm/swagbabeswag/answer/134243553645 (continuo)

«Oh» esclama lentamente Harry. «Ok, non vedo l'ora di leggerlo... Louis davvero, grazie mille, non so come ringraziarti, insomma, sono... uhm sul serio, allora...»
Louis non ce la fa ed esplode. Ride e lo fa in maniera esplosiva, richiamando l'attenzione di Niall e di alcuni clienti. Ride aggrappandosi ad una parete perché potrebbe rotolare in terra dalle risate. E non c'è presa in giro nel suo attacco ilare ma genuina e, soprattutto, inconsapevole attrazione verso la goffaggine di quel ragazzo che gli ha smosso qualcosa dentro senza che neppure se ne accorgesse, sin dalle prime volte in cui ci ha parlato. Quando Harry passa quel pomeriggio stesso a ritirare il suo fumetto, la sciarpa a nascondergli quasi per metà il volto e i capelli troppo lunghi, troppo ribelli a circondargli il capo, Louis non può fare a meno di osservare la meraviglia rischiarargli le iridi di smeraldo e l'impaccio colorargli vividamente la parte di volto non nascosta dalla lana verde.
Fa di tutto per non ridere. Fa di tutto per impedirsi di annodargli quei capelli infilandoci dentro una mano, e lo lascia andare con una strana adrenalina a solleticargli la bocca dello stomaco.
Si sente elettrizzato perché sa che non è un caso se nell'ultima pagina di quel fumetto che tra poco l'altro leggerà, il supereroe (che esteticamente assomiglia chissà come - e chissà perché! - proprio a lui) tenta di strappare un appuntamento al ragazzo che ha appena salvato dalle forze oscure. La vignetta accanto alla testa del supereroe dal volto mascherato e gli occhi di un blu elettrico e magnetico riporta proprio la domanda: "Se nella vita di tutti i giorni fossi solo un commesso in un negozio di fumetti, usciresti con me?"
Accanto al volto del ragazzo dagli occhi verdi e i capelli arruffati, invece, c'è una piccola vignetta ancora vuota che attende solo di essere riempita... e "Furia invisibile" non vede l'ora di ricevere presto la sua risposta.

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«Bene, Harry» annuisce con un sorriso serafico, «lasciami il tuo numero cosicché quando sarò riuscito a farti arrivare il fumetto che stai cercando, te lo farò sapere io stesso». Il ragazzetto sgrana gli occhi in maniera comica e un'esplosione di sfumature di rossi gli colora entrambe le gote, sembra fare fatica a respirare e a mettere insieme una manciata di parole per rispondergli. Louis non ha più dubbi sul fatto che piaccia all'altro e, chissà perché, la cosa non gli dispiace affatto, anzi; quando Harry fa per lasciare il negozio dopo avergli scritto il numero su di un pezzo di carta, Louis lo accompagna alla porta posandogli una mano alla base della schiena, giusto per bearsi del tremore che scuote piano il suo corpo e mentre osserva le sue gambe lunghissime e toniche, il modo in cui i capelli leonini gli danzano nel vento di novembre, estrae il cellulare dalla propria tasca dei jeans e chiama il suo amico fumettista.
«Zayn mi devi un favore, ricordi?»
_
Si tratta di sole diciassette pagine. Zayn Malik è un ottimo illustratore che fa il suo lavoro con passione, dedizione, si diverte a creare personaggi da zero perciò non ha impiegato molto per completare quelle poche pagine, stamparle lui stesso e farle rilegare in modo che sembrino un vero numero in uscita. Ovviamente si vede lontano un miglio che si tratta di una produzione "fatta in casa" ma Louis stesso ha curato alcune parti del dialogo, quindi spera il risultato finale sia funzionale al suo scopo.
Ci sono volute due settimane affinché il lavoro fosse concluso e in quelle due settimane il ragazzetto non si è fatto vivo al negozio di fumetti. Louis risulterebbe parecchio ipocrita se dicesse che non gli è mancato neppure un po', perché sebbene gli facesse perdere la pazienza tutte le volte gli piaceva bearsi delle sue espressioni buffe, assecondare le sue richieste improbabili e ascoltare la sua voce corrosa da chissà quali emozioni.
Quando Louis lo chiama, il ragazzo gli risponde con tono incerto, probabilmente non si aspettava il suo numero privato ma quello del negozio.
«Ciao, Harry, scusa l'eventuale disturbo» dice, ricevendo in risposta un mugugno sorpreso e impacciato, un groviglio di parole senza un apparente senso. Davvero, non può far nulla per impedirsi di immaginare il ragazzo dall'altro lato, rosso in viso, che con i suoi occhioni troppo grandi e spalancati fissa un punto indefinito davanti a sé.
«Ti chiamo per dirti che sono riuscito a farti arrivare il numero del fumetto che hai richiesto con tanta insistenza». La sua affermazione è seguita da un lunghissimo silenzio durante il quale Louis si violenta psicologicamente per evitarsi di ridere. Vorrebbe così tanto poter leggere nella mente del capellone e nuotare tra i fiumi in piena della sua perplessità! Starà sicuramente chiedendosi come abbia fatto a trovare quel numero, dal momento che, effettivamente, non esiste. Forse crede persino che lo stia prendendo in giro.
(continua... perdonami hahah)

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http://ask.fm/swagbabeswag/answer/134243553645 (continuo)

«Potresti, per favore, accontentarmi in quanto tuo cliente?»
Louis si volta a fissarlo dall'alto al basso, leggermente sconcertato per l'ultima affermazione che ha udito, un sopracciglio arcuato e le mani puntellate nei fianchi, inconsapevole di aver assunto la posa di una di quelle pin-up (petto e culo all'infuori) dei primi anni cinquanta. Il capellone si morde vistosamente una guancia e la bocca gli si schiude come se volesse liberare uno di quei fischi d'approvazione, proprio come se lo stesse fissando esibirsi per lui. Ora gli sta pure palesemente fissando il pacco, Louis nota, ma imputa il tutto al fatto di essere su di uno sgabello e di avere la faccia del ragazzo praticamente a quell'altezza strategica.
«Come hai detto che si chiama questo fumetto?» domanda come se non lo sapesse di già, sia per distrarre l'altro dalla sua osservazione e sia per distrarre i propri occhi puntati sulla bocca oscena (perché quella bocca è oscena nel senso più totalizzante del termine) del ragazzetto impertinente. Questo sospira, sistemandosi il cavallo dei jeans (Dio, si sistema anche il cavallo dei jeans!) senza alcun pudore e Louis si volta verso lo scaffale dandogli le spalle, e il culo, incurante di stare solo peggiorando la situazione.
«Furia invisibile».
Questa è la risposta del ragazzo e nonostante Louis gli abbia chiesto ogni sacrosanta volta se c'entri con 'I fantastici 4', così da restringere il campo di ricerca, l'altro ha scosso sempre la testa dicendo che «no, non c'entra un bel niente con l'uomo invisibile e tutto il resto».
Mentre continua la sua disperata ricerca, dimenandosi su quello sgabello a tal punto che pare quasi stia ballando in equilibrio su di un cubo, il ragazzo alle sue spalle sospira a lungo e lo fa in maniera fiabesca, come se fosse una di quelle principesse in attesa del loro principe azzurro e Louis non può vederlo ma è piuttosto sicuro abbia un'aria sognante sul volto, in quel momento.
A quel punto una strana chiacchierata, avvenuta giusto al negozio qualche giorno prima col suo collega Niall, gli balza alla mente.
_
«Tommo ma quando ti decidi ad aprire gli occhi? Quel fumetto non esiste, ho fatto tutte le ricerche di questo mondo e poi è così palese...»
«Che cosa?»
«È palese che quell'hipster tutto capelli viene qui solo per guardarti il culo e tu ancora non te ne sei neppure accorto». Il suo amico ha pure riso di gusto, prima di aggiungere: «Si vede lontano un miglio che ha una cotta per te, sveglia!»
_
Louis allora decide di giocare il suo stesso gioco e smontando dallo sgabello, improvvisamente divertito da quella nuova consapevolezza, gli si piazza davanti con un sorriso accondiscendente. Il ragazzo gli fissa le labbra, ora, il che rende tutto più certo per lui.
«Facciamo così...» indugia Louis, fissandogli il volto, poiché si rende conto di non conoscere il suo nome. Quello annuisce dopo essersi risvegliato dalla sua trance e «Harry» dice, «mi chiamo Harry».
(continua...)

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Hi! http://ask.fm/swagbabeswag/answer/134243553645 ecco la domanda di oggi :) Passa una buona giornata!

swagbabeswag’s Profile PhotoRetep.
Louis non ci vuole pensare ma quando quel ragazzetto entra per il nono giorno consecutivo nel negozio dove lui lavora - con un beanie bordeaux schiacciato sui capelli troppo lunghi e con le ginocchia a far capolino dagli strappi nei jeans neri - deve farlo per forza. È l'equilibrio universale che gli si scaglia contro per aver calpestato quella maledetta linea di confine tra i ciottoli che coprono la strada verso il negozio. Fa quel percorso da tre anni, tutti i sacrosanti giorni e non ha mai, mai calpestato le linee di confine perché, andiamo, si allena in quella folle disciplina (che è una vera e propria fisima puerile che si è trascinato dietro fino ad oggi che di anni ne ha ventiquattro) da quando aveva solo sei anni. Posizionare per bene il piede nelle mattonelle o ciottoli che siano è ormai abitudine, gli viene naturale, solo che proprio quel giorno per una distrazione non ce l'ha fatta ed eccola lì, la sua punizione divina a fissarlo con i suoi grandi occhi verdi e le guance arrossate dal freddo.
Quel ragazzino è l'insofferenza fatta persona e magari fosse solo perché continua ad insistere con una richiesta assurda...
«No, no, ricordo bene che era più in alto. Sì, esatto, proprio lì solo... più a destra, ecco!»
Louis è piuttosto sicuro che la sua sopportazione sia ormai giunta al limite, per quel giorno. Sono le sei e mezzo del tardo pomeriggio e si ritrova, come da copione da quasi due settimane, su di uno sgabello con la schiena stirata in avanti così come il braccio destro, il sedere all'infuori, per provare a cacciare via da quello stramaledetto ripiano il fumetto che il capellone alle sue spalle gli ha richiesto anche quel pomeriggio. Lo ha ribattezzato "capellone" perché quel tipo ha una vera e propria massa di capelli indomabili che lo fanno sembrare un incrocio tra un rockettaro e una principessa ribelle dei cartoni animati.
«Dovresti cercare di piegarti più in avanti, deve essere per forza lì» lo indirizza il ragazzo e Louis sbuffa, ad alta voce pensa: «La prossima linea di confine che calpesto giuro sugli artigli di Wolverine che mi ammazzo direttamente». Lo dice a denti stretti e questo fa sembrare quelle parole dei veri e propri ringhi.
«Come, scusa?» sente chiedere con tono curioso dal tipetto dietro di lui e l'unica cosa che Louis riesce a pensare è che vorrebbe balzargli addosso e picchiarlo. Solo quello, davvero. Solo fargli del male fisico.
«Sono sicuro tu mi stia facendo perdere solo tempo, qui non c'è il fumetto che mi hai richiesto, non ricordo neppure che sia uscito davvero, quel numero».
«Ti dico che ieri l'ho visto proprio lì in alto, solo che c'era troppa gente e non sono riuscito a chiedere» spiega il ragazzo che deve avere massimo diciotto anni, con una voce così bassa e consumata che pare abbia urlato per ore. C'è qualcosa in quel tono di voce che riesce a smuovere brividi in Louis che vanno tutti a concentrarsi nel suo basso ventre, dandogli uno strano solletico alla pelle.
(continua...)

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http://ask.fm/swagbabeswag/answer/134170880621 ecco a voi la domanda di oggi. Vi auguro una buona giornata :) - Peter;;

psychromatic’s Profile Photosfacciata sfaccettatura
Legato ad un palo di legno, con funi grezze ad avvolgergli ogni arto e a raschiare contro la pelle martoriata, se ne sta un ragazzo con lo sguardo impassibile, la testa alta, a sfidare i suoi carnefici e la folla con l'irriverenza del suo sorriso. Non sembra aver paura, come se fosse fiero di morire a quel modo, come se non stesse affatto morendo o fosse sicuro di risorgere presto, dalle sue stesse ceneri come un'imponente Fenice. I suoi occhi sono scuri e verdi, come smeraldi sporchi di fango, i suoi capelli sudici e caliginosi, lunghi e leonini, gli circondano scompostamente il volto facendolo sembrare uno spirito libero e selvaggio. Louis lo scruta e pensa che è sempre stato una tigre, un animale forte e orgoglioso che ora pur ritrovandosi in trappola - consapevole della sua fine ormai vicina - non fa nulla per mostrarsi spaventato.
I pugni di Louis si serrano immediatamente a quella vista, l'adrenalina si mescola in fretta ad una rabbia cieca quando gli pare di comprendere ogni cosa. Il cuore sussulta violento nel suo petto ma fa di tutto per ignorarlo.
Come ha potuto essere così imprudente? Come ha potuto permettere agli inquisitori di trovarlo, catturarlo e giustiziarlo? Avrà fatto il suo nome, o quello degli altri? Louis non crede, non avrebbe mai potuto tradirlo e poi il suo corpo sembra essere stato dilaniato da innumerevoli sevizie, gli inquisitori non devono essere riusciti ad estorcergli neppure una parola. Sebbene la parte più oscura della sua anima gli suggerisca di gioire della sua triste fine, perché se l'è meritata (non ha neppure onorato l'ultimo Sabba), non può fare a meno di pensare che sia stato incastrato. Qualcuno di potente deve aver fatto il suo nome per evitarsi le torture e la morte, è sicuro ci sia un traditore da qualche parte e lui deve trovarlo a tutti i costi.
Sta per voltare le spalle e andarsene, incapace di restare lì ad osservare l'esecuzione come uno spettatore passivo, quando il giovane uomo intercetta il suo sguardo algido, come se il patto a legare il loro sangue gli avesse suggerito la sua presenza. Louis solleva appena il capo, il cappuccio scivola all'indietro quando il ragazzo sembra mimare qualcosa con il labiale. Prima che le fiamme arrivino ad avvolgergli i piedi e a deformare il suo volto in una maschera grottesca, distorta dal dolore, le sue labbra rosse e diaboliche articolano una parola sola.
Voisin.
Louis sgrana appena gli occhi, il cuore esplode e una rabbia oscura e violenta lo travolge. Cala il cappuccio sopra alla testa, la mascella contratta e senza aspettare oltre si lascia alle spalle quella bolgia, sparendo di nuovo nelle tenebre.
La sua vendetta sarà presto compiuta.

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http://ask.fm/swagbabeswag/answer/134170880621 ecco a voi la domanda di oggi. Vi auguro una buona giornata :)

swagbabeswag’s Profile PhotoRetep.
L'epoca in cui mi sarebbe piaciuto vivere è quella che va dal quattrocento al seicento circa. Sono legata a questo periodo storico per svariate ragioni, il risorgere dell'arte (dopo un lungo periodo di stilizzazione spirituale) e l'occulto, la magia, il continuo confondersi tra bene e male. La stregoneria, le esecuzioni in piazza, insomma per quanto macabra possa sembrare la mia idea di "vita", avrei voluto quel brivido sulla mia pelle.
_
È la fine del XV secolo quando i vicoli francesi si mostrano agli occhi del mondo più bui di qualsiasi notte senza stelle, né Luna a dissiparne le ombre. Sembra che Dio si sia dimenticato di quei posti, lasciando che le tenebre li avvolgano fino ad inghiottirli completamente, trascinandosi dietro chiunque provi a disubbidire al suo volere.
"Libero arbitrio" pensa, con blasfemo sarcasmo, scuotendo il capo e digrignando i denti. Nella strada buia l'unico rumore udibile è lo scalpiccio dei suoi passi che calpestano la terra sudicia, la testa china sui suoi piedi è nascosta sotto all'ampio cappuccio del mantello nero che gli scivola attorno alle spalle, facendolo sembrare un prolungamento della notte stessa. Il tessuto grezzo della casacca che indossa pizzica e graffia la sua pelle ma in quel momento non se ne cura.
Il cielo è ancora nero sopra alla sua testa, l'aria gelida e il vento che soffia a tradimento sembra un coltello traditore che lo trafigge in più parti del corpo, allo stesso tempo. Così ironicamente crudele, se ci pensa.
Quella è stata una notte dura per lui e per gli altri della cerchia, teme di poter confermare le voci che gli sono arrivare all'orecchio.
Se quelle voci fosse vere, dovrebbe subito allertare gli altri e chiedere loro di disperdersi, andare via di lì il prima possibile.
Il silenzio del vicolo ad ogni passo è riempito da urla di orrore e di incitamento, i polmoni assorbono presto i fumi dell'ennesima esecuzione mentre un mendicante prova ad afferrargli una caviglia in cerca di un soldo.
Quando Louis arriva nella piazza, gremita di gente che ha lasciato la propria mansione per assistere all'evento, le sue iridi blu come il cielo subito dopo la morte del Sole, si riempiono di sfumature rosse sanguinolente, lingue di fuoco che danzando tra di loro baciano lascivamente la sua anima. È l'alba di una nuova Domenica che si è appena lasciata alle spalle una notte intensa, fatta di riti di iniziazione e nuovi patti infrangibili. Sente un'insana adrenalina scorrergli nelle vene, la lingua guizza fuori in un movimento serpentino per lambire le labbra screpolate dal vento di Gennaio. Sembra un'ombra, nessuno si accorge della sua presenza mentre si incastra sinuosamente, come un serpente, nel groviglio di corpi accalcati attorno a quel rogo, per ritagliarsi un posto dove poter constatare con i suoi stessi occhi che ciò che gli hanno riferito poche ore prima non sia vero. Ha giusto il tempo di inspirare prima di accorgersi, purtroppo, che non c'era menzogna nelle parole che ha udito.
(continua)

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Liked by: Retep.

Ecco la domanda di oggi, gente. http://ask.fm/swagbabeswag/answer/134216689517 Buona giornata! :)

swagbabeswag’s Profile PhotoRetep.
Louis gira col suo carrello carico di cereali per la colazione, latte, e di bevande dolci, tipo Coca-Cola e succhi di frutta di ogni tipo. Lancia lo sguardo ovunque, sugli scaffali, ma alla fine quello che sceglie è sempre lo stesso. Il tè è sacro, del tipo che preferirebbe morire piuttosto che rimanerne senza. In un angolo del carrello fa immediatamente spazio anche ad un paio di bottiglie di alcool puro per il suo piccolo bar casalingo (è abbastanza creativo sotto quel punto di vista e gli piace mettersi alla prova creando drink improbabili da offrire agli ospiti, o alla sua depressione del momento). Un bimbo lo fissa con insistenza quando senza accorgersene lascia cadere nel proprio carrello tutte le confezioni di Coco Pops, tanto che lo scaffale sta per essere completamente svuotato. Il bimbo continua a fissarlo, indispettito, e lui gli lancia pure un'occhiata con tanto di sopracciglio alzato (del tipo: "Hai qualche problema?") prima di indirizzargli una linguaccia, alquanto puerile, che sembra volergli dire "a differenza tua io sono grande abbastanza da scegliere da solo cosa mangiare gne gne gne!"
Davvero maturo dall'alto dei suoi ventiquattro anni.
Tuttavia lascia anche un piccolo - piccolissimo - spazio per le verdure, le cose salutari insomma, solo perché da bravo Capricorno non vuole sentirsi eccessivamente in colpa verso se stesso per le ennesime schifezze comprate. Vuole fingersi in grado di badare alla sua salute, ergo, magari lascia cadere anche un sacchetto di zucchero di canna che, puntualmente, lascerà marcire nella credenza perché "è finto, davvero, ce ne vuole un pacco intero per una sola tazza di caffè!"
Nello spazio dove si piazza di solito un marmocchio, invece, ci incastra pacchi di pasta e scatole di pizza - tutto rigorosamente surgelato - sorridendo compiaciuto.
Harry quando entra al supermercato ha un sorriso serafico in volto manco stesse per conquistare il mondo intero e sgrana gli occhi non appena si ritrova nel reparto caramelle. Va matto per le caramelle. Caramelle di ogni tipo, tutte colorate e possibilmente gommose! Le adora perché sebbene sia una persona che tiene alla salute del suo corpo, scegliendo sempre cose genuine, non può fare a meno delle caramelle alla frutta, morbide, magari orsetti gommosi di ogni dimensione e gusti. E poi, nonostante sia il classico soggetto che passa prima dal reparto "maniaci del fitness" (bevande energizzanti e bottigliette d'acqua per le sessioni intensive di sport) Harry è anche estremamente devoto all'angolo "dolciume" ebbene sì, per i momenti di tenerezza e di solitudine.
Ama il gelato, dice che lo ispira, e i frullati di frutta (a volte ingolla pure quelle schifezze alla verdura) e forse non è un caso se il suo carrello, ogni volta, sembra vomitare frutta e ortaggi da ogni angolo.

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Liked by: m Retep.

Ciao K! Amo il modo in cui scrivi, sei eccezionale (potrei leggere la tua lista della spesa e trovarla ugualmente stupenda, già) e, inutile dirlo, sono rimasta profondamente affascinata anche dalle tue domande, per questo volevo chiederti se potessi riceverle anch'io. Un bacio e buona giornata✨

Manuu___’s Profile Photoᑭᒍᗰ.
Ciaoooooo! Quante belle cose mi hai detto ♥♥♥
In questo ultimo periodo sono parecchio impegnata e fuori dal mondo ma ti ringrazio per quello che pensi di me e quindi, niente, ti seguo subito e appena mi verrà in mente qualche disagiomanda sarai inclusa (:
Liked by: ᑭᒍᗰ.

Qual è il vostro "eppur si muove", ovvero l'idea, l'opinione, la convinzione che vi è rimasta nonostante tante persone vi abbiano biasimato, nonostante la massa sia contraria?

LandOfSun’s Profile Photoandy
La Gioconda è il ritratto di Salaì, assistente e giovane amante del grandissimo maestro Leonardo Da Vinci.

https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/2b/7e/74/2b7e74310adf5323d5966942c109ce4e.jpg con questo risi tantissimo perchè ero tutta un "oddio che amore quel cuccioloooo"

LandOfSun’s Profile Photoandy
Voglio dargli un bacio sul muso e grattargli le orecchie pelose T.T ma a parte le cazzate, che occhi spettacolari c'ha quel cucciolo? Comunque hahahahah mi sento male perché mi hai ricordato di un video che condivise una mia amica su un gruppo di wa. Praticamente c'era sto tipo nudo, di spalle, che si metteva una crema da donna e il filmato era fatto come se qualcuno lo stesse spiando... Allora alla fine me ne esco con "ma sbaglio o si è messo una crema da donna, è una crema da donna quella, giusto?"
Mi hanno presa per il culo per un giorno intero c.c hajajahja
Liked by: andy

C'è un argomento che, secondo opinione comune, sembra essere di vitale importanza e verso il quale tu non provi invece nessun interesse?

La Politica. Non mi stimola affatto.
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