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Visto che amo mandarti in crisi esistenziale (e soprattutto visto che mi perdoni tutto ♥♥♥♥) domandina rigirata: se volessi seguire le orme di quel GENIO di Voldermort (detto Tommino), quali oggetti sceglieresti come tuoi Horcrux e perché? ♥

veneredirimmel_’s Profile PhotoZia Lella
STRONZA CHE MI RIGIRI LA DOMANDA SUL SERIO.
Carillon di mia nonna, ne sono innamorata sin da quando ero una bambina. Ha una melodia davvero triste e al tempo stesso poetica. C'è una ballerina che volteggia su se stessa e da piccola la fissavo innamorata, non sto scherzando, avrei voluto diventare piccina anche io e chiudermi lì dentro per tenerle compagnia.
Un vinile, ne ho più di centocinquanta e non ti dico quale scelgo in caso dovessi sul serio cimentarmi in una possibile creazione di Horcrux. Ti dico solo che è di una band a me molto cara. Pft. Lo sceglierei perché è quello a cui sono più affezionata, mi ricorda ed è strettamente legato alla figura di mio padre.
Collana. Una collana che mi è stata regalata da una persona, ahimè, importante e per quanto detesti l'idea legata a quella collana so che avrà in sé sempre una parte della mia anima.
Una foto di me e mia nonna, io a sei anni che sembro una piccola selvaggia e mia nonna che si lascia stritolare e baciare sulla guancia.
Una mia tela, di cui sono terrorizzata e che già possiede parte della mia anima, tant'è che la tengo sotto al letto assieme agli altri mostri hahaha.
Ho pure già le cinque possibili vittime
:)) quindi sono proprio a cavallo! HAHAHAHAH.

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Oh Giuggiolina, mia Regina del Femslash, sono certa che con questa challenge mi darai parecchie soddisfazioni! Sto giuggioleggiando senza pietà, non vedo l'ora sia domani! ç.ç ♥

veneredirimmel_’s Profile PhotoZia Lella
Sto soffrendo parecchio c.c ho pure voglia di cancellare quelle risposteeeeeee! Contenta ti sia piaciuta, ad ogni modo! E non sono la regina del fem!slash, magari! HAHAHAH ♥♥♥
Non vedo l'ora anche io!

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DAY 1: Lascia parlare l'emozione... a meno che tu sia impossibilitato! (3/3)

psychromatic’s Profile Photosfacciata sfaccettatura
«E quello per che cos'è?» domanda Emma alzandosi dalla sua scrivania dove lavora, indicando con gli occhi e un enorme sorriso ciò che Andrea stringe tra le braccia. In pochi passi le è vicina abbastanza da sfiorarle il volto con un dito. Ha smesso di dipingere e di ricordare, ora è il momento che l'altra sappia.
«Per i silenzi, per i vuoti, per dimostrarti quanto importanza hanno per me i colori».
Emma non ha parole, per la prima volta da quando si sono conosciute. Osserva la tela e permette alla luce di colmare le sue iridi castane. Guarda quelle pennellate che sono come carezze e graffi, guarda quei colori che sono i loro colori, quelli della loro storia insieme. «Credo di averti sempre amata» mormora Emma, sospirando appena. Andrea non risponde. Tace come tutte le volte, neppure si sforza di trovare le giuste parole. Annuisce solo e si lascia abbracciare, perché la sua amata sa comprendere ogni suo tormentato silenzio.
E in quell'abbraccio che sa di incondizionato amore non le importa di chi pensa che sia una persona priva di emozioni, perché chi la ama davvero sa che in realtà ha un'anima che gronda di colore.
---
Ecco Lorellina ♥
Non so cosa dire se non che sono felice di partecipare a questa challenge! Questa prima "sfida" mi ha davvero colpita parecchio perché mi ci sono ritrovata un sacco in questa "incapacità di esprimere i propri sentimenti" e quindi mi è venuta fuori questa cosa! Alla prossima *///*

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DAY 1: Lascia parlare l'emozione... a meno che tu sia impossibilitato! (2/3)

psychromatic’s Profile Photosfacciata sfaccettatura
Le bocche si incontrarono a metà strada, un dolce collidere di consistenze e intenzioni. Le mani di Emma si strinsero forti sui suoi fianchi, sentiva i polpastrelli colorare di rosso la pelle scoperta ma per nulla al mondo si sarebbe ritratta. Andrea, mentre dipinge e ricorda, lascia che la sua mente si getta nelle braccia di un altro ricordo, più vivido perché recente. La notte scorsa erano a letto, la camera era buia se non per un tenue bagliore. La luce blu carezzava i corpi di entrambe, le braccia e le gambe intrecciate, occhi negli occhi e sogni lontani. Ansimavano ancora, l'una nella bocca dell'altra, le mani a rincorrersi così come i loro respiri e tra i corpi sudati neppure un solo centimetro di vuoto, mentre cercavano entrambe di realizzare ciò che avevano appena donato ciascuna all'altra.
«È mezzanotte, sai cosa significa?» domandò Emma senza lasciarle il tempo di rispondere. «Oggi è un anno che stiamo insieme e non mi hai mai detto che mi ami». Sul suo volto c'era un dolce sorriso che, tuttavia, la malinconia malcelata nelle rughe assenti intorno ai suoi occhi.
Andrea la osservò, gli occhi appena più grandi, si costrinse a non irrigidirsi tra le braccia della sua amata, così come sperò che Emma riuscisse a non avvertire il suo cuore che aveva iniziato a battere di nuovo più forte.
«So che mi ami e che non sei brava con le parole ma a volte ho così paura che tu non abbia capito quanto io sia legata ai sentimenti che provo per te».
Gli occhi di Andrea, solo a quel punto, si richiusero, e ciò a cui riuscì a pensare fu a quanto invece avesse voluto urlare tutto l'amore che nutriva per lei. Ciò che invece fece fu lasciare andare via una lacrima e ingoiare l'ennesimo boccone amaro che non si seppe spiegare, voltandosi dall'altra parte e lasciando al nero dei sogni di inghiottirla il prima possibile. Ad avvolgerla vi era un calore di un corpo che a volte credeva di non meritare.
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Bianco è il non colore, quella sfumatura che dà solo luce e splendore. Bianco è il vuoto cromatico nel bel mezzo della tela che rappresenta tutto o niente. Bianco per tutte le volte che non ha risposto a quei "ti amo" mormorati a mezza voce e che dentro di lei, tuttavia, han sempre trovato un posto.
(2/3)

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DAY 1: Lascia parlare l'emozione... a meno che tu sia impossibilitato! ( clicca qui per scoprire l'emozione del giorno e il prompt: http://ask.fm/veneredirimmel_/answer/129172593704 )

veneredirimmel_’s Profile PhotoZia Lella
Rosa, per i sorrisi. Rosa come lo zucchero filato che si appiccica alla pelle. Rosa è quel colore troppo da bambolina, delicato, che ad Emma non piace, ma lei ce lo mette lo stesso... un po' per ripicca.
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Stanno insieme da quasi un anno, mancano pochi giorni dal loro primo anniversario, e ad Andrea sembra sia passato solo un istante da quella notte di metà luglio che le aveva scoperte a baciarsi, la musica ad avvolgerle come un manto ricoperto di punti serici. Dipinge nel silenzio di un giovedì pomeriggio e pensa, ricorda, colora il suo silenzio nel bianco di una tela vuota.
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Viola, il colore del vino quando macchia un tessuto. Viola è quel bacio che se dato con troppo ardore lascia addosso, sulla pelle, il suo sapore. Viola è un livido, un segno di passaggio, un colore possessivo di labbra alcoliche che sanno come ubriacare.
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"Un solo bacio, uno solo, e giuro sulla mia vita che sarai per sempre mia". Andrea allora, i capelli bruni raccolti in una lunga coda e un sorriso di sfida sulle labbra, l'aveva guardata alzando un sopracciglio senza riuscire a capire appieno le sue parole. "È una scommessa o che cosa?" le aveva chiesto, supplicando tacitamente il proprio cuore di smettere di battere così forte. Emma non aveva aggiunto niente, senza mai batter nemmeno un ciglio per non spezzare l'incantesimo. Si era fatta più vicina però. Incredibilmente vicina.
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Giallo per l'estate, la stagione in cui tutto è iniziato. Giallo come la luna piena nei disegni dei bambini, così gialla da sembrare un sole, così facile confondere il giorno con la notte. Giallo è il grano, i campi sconfinati, quattro braccia ad intrecciarsi. Giallo come il biondo di quei capelli sottili che solo a sfiorarli sembrano spezzarsi.
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"Quindi ora che si fa?" domandò Andrea ad Emma, con malizia, il respiro corto ben incastrato nella gola. Non voleva dargliela vinta. L'altra ragazza fece spallucce e parve arrendersi ma le balenò una strana luce negli occhi prima che parlasse.
«Ora niente, sarai tu a cercarmi» disse, e fece per andarsene.
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Nero come il buio, l'ombra acquattata che osserva e spia. Nero come un grembo che protegge e dà vita, il silenzio di sentimenti taciuti che a dar loro voce non ci è mai riuscita.
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Con una mano Andrea le afferrò un polso costringendola a fermarsi.
«Non penso proprio» disse con sicurezza e «Perché ne sei così sicura?» replico l'altra.
«Sei bionda e a me non piacciono le sciacquette».
Un buffo broncio apparve sul volto di Emma e Andrea ne rise ma ritornò subito seria giusto in tempo per ascoltare le parole dell'altra ragazza.
"Ma ora siamo al buio, fingi che io sia mora".
Perché il nero annienta ogni colore.
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Blu per la follia provata in quel preciso momento. Blu come le tempeste al centro dell'universo, per tutte quelle notti senza stella nel cielo. Blu come una luce in fondo ad un angolo, come bugie nascoste all'ombra di un campo di grano. Quel giallo lontano.
(1/3)

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Liked by: Kleis Zia Lella

In quale stanza della casa trascorri più tempo?

In inverno in camera mia senz'ombra di dubbio. In estate sto fuori casa, sempre, ma per quel poco che ci resto sono in terrazza in un angolino tutto mio proprio di fronte al Vesuvio.
Liked by: Femme maudite.

Hai mai visto quella bravissima artista che disegna sulla sabbia? Hai mai pensato di provare

Ho provato ma le mie dita non sono adatte per quel tipo di arte. Troppo premura, troppo delicatezza. La sabbia e io siamo troppo simili e non riusciamo a lavorare assieme. Sono portata per l'arte più rude!
Liked by: emi.

Levami una curiosità, perchè odi i gatti?

Ho letto la domanda e mi si è arricciato il naso. Non lo so, da bambina, piccola piccola, mi divertivo a farli scappare tipo correndogli incontro abbaiando come un cane. Loro sono così... schivi, indipendenti, a cazzi loro insomma e mi urtano. Mi ricordano le persone che ti stanno intorno solo quando hanno bisogno di scroccarti dei favori e io detesto quella categoria di gentaglia. E poi boh, credo sia un odio reciproco, fidati.

Quanto contatto fisico avete bisogno di mettere nelle amicizie? Vi infastidisce che qualcuno rifiuti un abbraccio o un qualsiasi gesto di affetto?

Affatto, sono io in primis a sfuggire da certe attenzioni fisiche. Per me il contatto fisico conta parecchio, anzi, sono una persona molto fisica ma dipende dalla circostanza, dalla persona che ho davanti e dallo stato d'animo del momento. Ci sono giorni in cui parlo pochissimo e agisco solamente, altri im cui schivo qualsiasi tipo di contatto. Momenti in cui mi manca un sacco non poter toccare la persona con cui parlo, magari perché la lontananza ci ostacola, e mi sento tremendamente frustrata.
Liked by: Madda

Come ogni mese torno a farvi la solita domanda: che libro state leggendo? Di cosa parla? Vi sta piacendo?

secsilarry’s Profile PhotoGioia Morbida
Ho finito da poco Tredici passi alla porta del Diavolo di E.E. Richardson. A Redford succedono cose strane e di mezzo ci vanno sempre i bambini. C'è una filastrocca che è una sorta di sfida, se sei coraggioso allora arrivi alla tredicesima strofa e aspetti. Mi è piaciuto davvero tanto, è un odo quei libri che avrei voluto leggere da tanto ma non l'ho mai fatto perché finivo con leggere altre mille cose; diciamo che l'ho sempre un pochino snobbato, ecco. Ho fatto male perché sono abituata a King quindi ho degli standard altissimi e pretendo tanto da un romanzo oscuro, dell'orrore! Ma non me ne pento affatto e lo consiglio... ai bambini coraggiosi.
Liked by: Gioia Morbida

Buongiorno 🌸 immagina di dover interpretare un "villain" di una serie TV/film. Chi saresti e perché?

inlovewitharry’s Profile PhotoSilvi ✨
Ma devo dirti che personaggio sarei se ne fossi uno originale o vuoi sapere in quale di quelli già esistenti mi rispecchio maggiormente? Perché come ho detto in un'altra risposta, se fossi un personaggio di una serie tv o film sarei sicuramente la ragazza della porta accanto dall'apparenza tranquilla e socievole, che parla con tutti, organizza festini a casa sua tenendo ben nascosta la sua stanza dei giochi dove tortura e fa fuori la gente. Ti rispondo ad entrambe le domande per non cannare. Tra quelli esistenti mh penso a Annie Wilkes (Misery) che è il mio spirit animal. Oppure Crowley di Supernatural!

Ti rigiro la domanda :)) qual è il tuo gioco da festa preferito? racconti un episodio?

Quando rigirate le domande vi odio. No, non è vero... se se. Allora,vediamo vediamo vediamo. Parto subito col dire che avendo un passato da lupetto e avendo comunque lavorato in un bar e come animatrice (non solo per bambini) ne ho viste di tutti i colori. Il punto è che i giochi dementi per bimbi deficienti a me piacciono pure un sacco hahaha! Il mio preferito penso sia il birra pong. Hai presente? Te la spiego in breve. Funziona più o meno come il ping pong, si poggiano dei bicchieri (a seconda del numero dei partecipanti) su due lati di un tavolo e con una pallina da ping pong si cerca di far centro nel bicchiere "avversario" cosicché uno della squadra perdente deve calarsi un bicchiere di birra! È assai divertente, specialmente se si apportano modifiche al gioco. Durante un festino lo facemmo con la vodka, il che ti fa capire quanto il tasso alcolico fosse differente rispetto alla birra, la perdita di lucidità decisamente più veloce :///
Niente, ad ogni canestro della squadra avversaria bisognava tracannare uno shot e dire una verità, qualcosa di mai confessato; se si beveva solo senza raccontare qualcosa si pagava penitenza e questa consisteva nel bere un sorso di birra subito dopo lo shot. Quella sera ci furono due coming out, una persona rischiò di finire al pronto soccorso e io baciai una ragazza che avevo preso di mira dall'inizio della festa ma che era fidanzatissima di un coglione hahahah!

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Liked by: yelloweyes

Cara seguiti, è la prima domanda che vi pongo e sentitevi liberissimi di cestinarla. C'è stato un periodo, nella vostra vita, in cui non avevate alcun tipo di controllo su ciò che vi stava accadendo? Vi va di raccontarmelo e spiegarmi come ne siete usciti? Un bacino zuccheroso ✨

Azz, non hai mai fatto domande poi tutt'assiem te ne esci con cose del genere? Vo' cac. No, sei una melonza splendida. Sì c'è stato un periodo nero nella mia vita, total black (non è per dire, mi ci vestivo davvero tutta di nero) di cui ho rimosso parecchie cose. È come si trattasse di una sorta di buco temporale, o probabilmente non ci voglio pensare, sguazzare in quei ricordi quindi questa domanda è tipo la fiammella davanti al viso che ti istiga alla piromania, non so se rendo l'idea. Però il modo in cui ci sono uscita mi piace ricordarlo e raccontarlo perché mi aiuta a capire che ci si rialza sempre e si è più cazzuti della vita stessa se solo lo si vuole! In terza liceo ho conosciuto una persona splendida, che dire splendida è riduttivo assai e non rende giustizia alla sua bellezza. Quella donna è stata un faro, Bell Rock Lighthouse di William Turner. Mi ha trasmesso l'amore viscerale per l'arte e insegnato come fare ad aggrapparmi ad essa e a sfruttarla come una vera e propria ancora.

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Liked by: yelloweyes

Qual è il tuo proverbio preferito?

Quando ero bambina, molto piccola, il proverbio "Chi non dorme non piglia pesci" mi faceva pensare un sacco. Ero lì alta un metro e un puffo, tutta riccioli e broncio a pensare "Ma a me il pesce non piace, mi fanno schifo, perché non dovrei dormire per poterli pescare?"
Quando ci penso non posso fare a meno di pensare anche a quanto sia splendida l'infanzia, l'ingenuità dei bambini. Poi si cresce e il proverbio assume connotazioni differenti, maliziose, sessuali. Alle medie quando una prof ci diceva "Chi non dorme non piglia pesci!" rispondeva il simpaticone della classe additando noi femmine "Avete capito? Datevi una svegliata!".
Poi diventi adulto e pensi a questo detto e... Merda, se non ti dai una masso non concluderai mai un cazzo nella vita!

grazie di cuore. e mi scriverò i detti di tua nonna per convincermi al meglio. grazie <3

Di niente. Spero tu possa avere il meglio dalla vita, davvero (:

Racconti qualcosa di inquietante?

Era una mattina assolata quando, camminando per le bancarelle di un mercatino delle pulci, lo vide e qualcosa nel suo petto esplose. Era piccolo, di bronzo, uno scrigno intarsiato che il tempo aveva reso incapace di brillare alla luce del sole. In cuor suo già sapeva essere vuoto ma lei lo desiderava ardentemente, non importava se non celava alcun segreto perché a quelli ci avrebbe pensato lei. Ritornò a casa accompagnata da quel grazioso porta gioie che era riuscito a conquistarla a prima occhiata. Trascorsero tredici giorni, era la notte tra il sabato e la domenica quando si svegliò senza alcun motivo. Aprì solamente gli occhi e la sentì, quella voce.
"Ora mi ascolterai sempre, vero?" disse quello che le parve essere un bambino. Un brivido di freddo la attraversò, fu un attimo prima che la sensazione mutasse in caldo opprimente. Le sembrò che un incendio le fosse esploso nella parte più profonda dell'anima mentre senza alcuna razionale volontà annuiva, le unghie a grattare via le fiamme dalle braccia, dalla pelle, sino a lasciare segni rossi nella carne.
"Per primo viene il fuoco, il sangue per secondo.
Terza è la tempesta, che al quarto annega il mondo.
Al cinque c'è la rabbia, al sei l'odio abissale.
Settima è la paura, ottavo il più gran male.
Il nove è la tristezza, e dieci fa il dolore.
All'undici la morte, poi il dodici, l'amore...
Tredici passi alla porta del Diavolo.
Dall'Uomo Nero non si torna, non si torna davvero".

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Hai dormito nuda? Da sola o hai fatto sporcaccionerie? K biricchina.

Sporcaccionerie è da ora in poi la mia parola preferita.
Liked by: Giada

Sei tu che controlli la tua mente o è la tua mente che controlla te?

La mente, da mistress qual è, ci prova a dominarmi ma io mi reputo più arguta e la fotto prima che mi fotta. Ovviamente non è stato sempre così, maturando ho rafforzato la mia volontà e tutt'ora mi capita, a volte, di perdere il controllo ma si tratta davvero di poco tempo prima che mi riappropri della mia volontà.

A 22 anni, non ho mai avuto nessuna esperienza in amore, nemmeno una per caso, per gioco, o che so io. Zero. E questo mi fa sentire "fuori" dal comune rispetto alle altre persone che già hanno avuto il primo baci, la prima volta, più storie che comunque fanno esperienza per capire poi come --

gestire una storia in futuro. ho pochi amici, quindi fare conoscenze è raro, confido un po' nell'università l'anno prossimo, sono timida si, ma a volte sembra come se nessuno voglia approfondire questa timidezza, andare oltre, e cercare di capire chi c'è dietro realmente. Cosa mi consigli?
--
Mia nonna, quando ero bambina, ripeteva sempre due detti a cui sono particolarmente legata perché con gli anni mi ci sono ritrovata.(Te li scrivo in napoletano che rende meglio) "Nun s mov na foj a copp all'alber se Dio nun vò" e "Chell ca nun se fatt int a n'ann s fa int a nu jorn sul". Non ci avrai capito una ceppa se non sei napoletana quindi, tradotto sarebbe: per quanto riguarda il primo detto, una cosa non avviene se non è giunto davvero il momento che accada; il secondo, quello che trovo più vero in assoluto, è che le cose che non si sono fatte in un anno si fanno tutte insieme in un giorno solo. Questo per dirti che ogni cosa a suo tempo, ognuno è diverso, ognuno vive la vita secondo uno schema interno che si porta appresso dalla nascita. Avverrà tutto quello che desideri e quando succederà farai le tue esperienze con calma, ti verrà tutto estremamente spontaneo l'importante è che non permetti all'ansia di viverle di soffocarti e renderti cieca!

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Ah K, comunque, perdona la risoluzione tremenda della foto ed il fatto che sia storta. Ma il mio cellulare ha seri problemi :')

SaraPiccioli10’s Profile Photoyelloweyes
È perfetta invece! E mi è tanto piaciuta la tua risposta, grazie (:
Liked by: yelloweyes

nel vostro cuore troneggia la campagna o la città? in quale di questi due panorami siete cresciuti?

secsilarry’s Profile PhotoGioia Morbida
Volontà scissa. Sono cresciuta in città ma in campagna dalla mia nonna trovavo la pace. Dopo un mese però mi stancava la perfezione, il silenzio, iniziavo a desiderare il caos assoluto. Non sono portata per la campagna sebbene mi piaccia rifugiarmi in essa quando ho bisogno di una sorta di eremo emotivo per purificarmi. La mia natura da lupo solitario è stata fortemente contaminata al momento della mia nascita come essere umano, suppongo!
Liked by: Gioia Morbida

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