sfacciata sfaccettatura

Perché dovrei offendermi? Non mi hai mica dato dell'ignorante, o che ne so... Se pure fosse cosa ci sarebbe di male nell'esserlo? E comunque NOH8 nella bio non significa per forza che io sia lesbica, no? Voglio dire, è lo stesso discorso di chi è ecologista... Non è mica un albero, e neppure gli animalisti sono animali, no? Per risponderti in breve ti dico che l'attrazione è un concetto troppo... Troppo e basta. Ci si innamora di chiunque, come si dice? L'amore è cieco e soprattutto non ha sesso. E poi anche se non si tratta subito di amore, come ho detto, l'attrazione scatta spontanea, non ci sono schemi da seguire... Si incrocia lo sguardo di qualcuno e indipendentemente dal suo sesso si sente qualcosa scattare in noi. Ovviamente io la penso così, gli altri la penseranno sicuramente in un altro modo! Grazie per la domanda!

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Sono nata di notte, la Luna era piena e mia madre ricorda vividamente questo dettaglio. Dice che durante il travaglio in auto fissava la Luna alta nel cielo come se cercasse in lei un diversivo, qualcosa per sopraffare i dolori... Cosa c'entra? Potrà sembrare una stupidaggine ma la mia guida è proprio la Luna. Quindi tra le due opzioni che mi hai dato, cara bimba Jude, ti dico che scelgo la notte. Il buio mi fa sentire bene, il mistero mi fa sentire viva, mi culla, la notte è come se mi proteggesse dal giorno che mi fa sentire vulnerabile. Dormo pochissimo perché voglio vivermela la notte, aiuta la mia ispirazione, mi fa viaggiare, di giorno questo non accade... Perché troppo presa dal ritmo frenetico della vita, degli impegni, delle cose meccaniche che distruggono la fantasia e l'immaginazione. Di notte invece mi si apre un modo nuovo, non razionale, fatto di luci e colori, cose sconosciute e nuove. Ci sono i mostri nel buio, acquattati, ma io li sconfiggo sempre... con la musica, la pittura, scrivendo.
Domande che son troppo... Troppo. Ti bloccherò prima o poi.

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Ma sai, le passioni non possono essere indotte da forzature esterne, sarebbe un po' un controsenso non trovi? Da piccina ho sempre adorato smanettare con i colori, la vernice, disegnare. Poi crescendo mi sono appassionata tantissimo a questa materia perché mio zio ha fatto studi artistici all'università, la nonna è molto creativa e quando andavo da lei guardavamo insieme dei documentari artistici (sono stata una bimba decisamente atipica, lo ammetto) e quando mia sorella maggiore (negata col disegno ma appassionata d'arte) iniziò a frequentare il liceo artistico io andavo solo alle elementari e ricordo che passavo pomeriggi interi sommersa tra i suoi libri delle superiori perché non mi accontentavo delle lezioncine pratiche di educazione artistica! E niente, ho avuto sempre le idee molto chiare su ciò che avrei voluto studiare da grande e non a caso ho frequentato l'artistico e anche l'accademia di belle arti (cannando un po' di cose e finendo con il lasciare dopo un anno e mezzo tutto quanto ma vabbè). Che altro dire? Ah! In terza liceo conobbi un'insegnante di storia dell'arte che, se possibile, rafforzò ancor di più questa passione e credo sia da quel periodo in poi che l'arte è diventata per me davvero fondamentale!
Grazie per la domanda, anon (:

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Louis è un giornalista sportivo, resta in ufficio tutto il giorno e torna a casa verso le sette di sera. La sua vita ormai è abbastanza abitudinaria e ogni giorno per ritornare a casa dal lavoro percorre la stessa strada: prende la metro, attraversa, cammina un paio di metri e poi svolta l'angolo. In quell'angolo c'è un negozio di fiori, esposizioni di ogni tipo, colori ovunque, l'odore della natura lo investe appena si ritrova a fissare la vetrina... Louis fissa sempre quella vetrina perché il proprietario di quel negozietto sembra essere uscito da una macchina del tempo che ha appena effettuato un viaggio negli anni '60. Capelli senza una forma, né ricci né lisci, lunghi e trattenuti da una bandana adornano il viso del ragazzo che, con lo sguardo assorto, si prende cura dei suoi fiori. Louis si ferma ogni sera e compra un fiore, a casa però non ha nessuno ad aspettarlo, eppure lui prende con sé un fiore come se in quel gesto riponesse un po' di coraggio. Louis raccoglie, giorno dopo giorno il coraggio necessario per invitare fuori Harry e poi chissà...
Se ti intriga scrivici su, mi piacerebbe un casino leggerla (io non ho tempo per scriverla!)
Spero di avere presto tue notizie ♡

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Appena ho letto la tua domanda, piccola giuggiola, ho subito pensato a C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo di Efraim Medina Reyes. Ne parlammo anche su twitter, se ricordi, un po' di tempo fa!
il libro non si giudica dalla copertina, si dice, eppure la copertina di questo libro mi balzò dritto all'occhio nella sezione di romanzi distopici in cui ero finita quel pomeriggio un po' per disperazione, un po' perché dovevo rifugiarmi dalla merda che stava assediandomi la realtà in quel periodo. E lo ammetto, il titolo fu la gocciolina che fece traboccare platealmente il vaso. Mi diede come l'impressione di racchiudere in esso l'intero senso del libro e, non a caso, non mi stupii dopo averlo letto di non essermi sbagliata.
Quel libro mi tirò fuori da una storia abbastanza difficile, non mi va di approfondire qui, ma ti basti sapere che sin dalle prime pagine capii di essere una sorte di reincarnazione di Rep (il protagonista). Dal suo linguaggio colorito, il suo realismo frutto di un passato da sognatore, i suoi gesti folli e l'indole estremista che lo spinge a vivere ogni cosa al massimo senza risparmiarsi. Ed è grazie alle riflessioni "sporche", ai pensieri grezzi di Rep che ho, per così dire, accettato ciò che sono e la realtà che mi circondava allora. Fu come se a fine lettura Rep mi avesse regalato il suo impermeabile impenetrabile, quello che gli aveva permesso di "ammazzare" quel sentimento ma in modo positivo, non negativo. Perché Rep non annulla i sentimenti, né li accantona, riesce solo a gestirli e a non farsi comandare da loro. Un po' come è successo con me. Vivo al massimo e sento le emozioni in modo estremamente amplificato ma riesco a gestirle, ora ci riesco... E se mi lascio coinvolgere troppo da esse è solo perché l'ho voluto io, liberandomi di quel famoso impermeabile. Ecco.
Grazie per la bellissima domanda, davvero! ♡

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Mi chiedi di calarmi in Zayn, sebbene in quella storia io sia Niall (l'ho detto nelle note che scrivere quella storia mi ha destabilizzato perché per la prima volta mi sono dovuta calare in Niall e non in Zayn?)... Perdo spesso il filo del discorso. Allora, proverò a dirti cosa vedo negli occhi di Niall fingendo di essere Zayn e di conseguenza sforzandomi di non conoscere tutta la storia di Nial /che intrigo di pensieri e parole/.
Negli occhi di Niall c'è calma, tranquillità, scorgo polaroid che mostrano quelle superstrade in costiera che affacciano dritto sul mare, di quelle che un solo errore ti costa la vita perché finire di sotto è spaventosamente facile. Il sole a carezzare teneramente ogni cosa, le nuvole lontane, il mare cobalto a scintillare piano mentre osservi i suoi occhi e pensi "la tempesta è solo un brutto incubo, è lontana". E Niall mi sorride e penso che sia davvero tutto a posto, che il cielo e il mare siano nati per fondersi all'orizzonte delle sue pupille nere improvvisamente dilatate perché si avvicina e vuole, forse, un bacio, una carezza. Sfioro le sue labbra e il primo lampo appare in quel cielo che, non tutti sanno, è solo illusione. Il cielo non esiste, è un'illusione e figuriamoci se può addirittura essere sereno. E quel lampo è seguito da un tuono spaventoso, e il tuono è seguito da una leggera pioggia che inizia a picchiettare piano i mari dei suoi occhi. Lui mi guarda e nel suo sguardo scorgo quelle polaroid bagnarsi, strapparsi perché erose dalla pioggia ora battente.
Tutt'a un tratto non ci sono più sorrisi e l'auto che percorreva quella superstrada assolata è precipitata di sotto tra le onde alte, il mare mosso e aizzato contro la terra dal vento furente. Niall trema e ha freddo, il gelo lo sta invadendo, e io lo vedo dai suoi occhi più scuri e improvvisamente distanti, alienati come quelli dei monomaniaci di Géricault.
Ma la monomania di Niall è sconosciuta, non posso di certo comprendere cosa nasconde tra le sfumature screziate delle sue iridi. Osservando i suoi occhi, tuttavia, ho capito una cosa...
La calma piatta che mostra a chiunque è solo un'illusione, proprio come il cielo che fa da tetto al mare nei suoi occhi blu, e basta davvero poco perché questa calma si tramuti in una bestia vorace capace di inghiottire ogni paesaggio assolato, ogni gioia, ogni sorriso.
La sua monomania non posso scorgerla del tutto ma immagino sia un compromesso tra felicità e malinconia. Sì, la sua monomania che lo aliena è l'orizzonte blu che divide, e d'un tempo unisce, l'oceano malinconico e il cielo sereno nel paesaggio della sua anima.
Ora sparisci e non tornare mai più con questo genere di domande.
♡

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Rispondo in ordine, Fee!
Allora... Cosa rappresentano per me gli One Direction? Niente, Fee. Cioè, sono un gruppo che ascolto di tanto in tanto, su twitter mi diverte sclerare e fare la ragazzina infoiata per colpa di Zayn ma non "rappresentano" nulla di significativo per la mia vita... Li ringrazio però, perché in questo fandom ho conosciuto delle persone speciali e tanto belle, mature, con le quali condivido molti interessi. Mi capita di parlarne spesso su twitter ma solo perché seguo molte persone del fandom e anche se non ci penso finisco col farlo.
Si sono intrufolati nella mia vita per colpa di Louis e Harry! Devi sapere che io, mi vien da ridere, prima di "conoscere" questi cinque dementi, mi divertivo un sacco a prendere per il culo le directioners accanite su twitter... Ricordi quando facevano salire quei trend assurdi e allucinanti? Dio, che sclero hahah! Entravo in quei tag solo per sfotterle prepotentemente, e ti giuro, per colpa loro io gli One Direction li detestavo. Nel senso, sentirne parlare di continuo mi scazzava troppo, mi chiedevo "cazzo hanno di speciale si tipi, le hanno stregate tutte!". E provai a guardare un po' di loro video, le esibizioni ad x factor ma... Sul serio, scherziamo? Non si potevano sentire. Ancora ricordo le bestemmie che gli tirai contro quando osarono storpiarmi Viva la vida del Coldplay. Che incubo. Ad ogni modo un giorno su twitter esplose una guerra tra faide, le larry shippers e le elounor shippers, e io naturalmente iniziavi a godermi le loro lotte hahaha a colpo di hashtag. NON L'AVESSI MAI FATTO. Tra foto elounor, e gif larry... Beccai una gif che NON DIMENTICHERÒ MAI. Quella gif mi illuminò potentemente. Non chiedermi di linkartela, non saprei dove cercarla ma è assai famosa. Harry che sussurra chissà cosa all'orecchio di Louis che se ne sta stravaccato sul divano nel bel mezzo di un concerto.
Che modifiche hanno apportato alla mia vita? Solo una, fondamentale. Ho iniziato a scrivere fanfiction su di loro s boh, ora mi riesce difficile dedicarmi ad altri fandom... Hanno un po' monopolizzato l mia immaginazione. Prima mi dedicavo a Supernatural (Destiel), a roba yuri (soprattutto) ora... Ma cercherò di venirne fuori, piano piano. HAHAHA!
Grazie per la domanda, Fee!

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Piango! Anon, chiunque tu sia ti ringrazio per avermelo chiesto, nessuno si è mai interessato al trip che mi son fatta quando ho pensato di scrivere questa fiaba!
Vediamo.
Ti dico subito che sono molto legata allo stile fiabesco, mi piacciono le fiabe (quelle tradizionali, antiche) e la nonna da piccola me ne raccontava a vagonate, sempre, quindi è un po' grazie a lei se ho "ereditato" questo amore spassionato. Sto divagando, scusami, vado al sodo.
Era estate, avevo iniziato da poco le vacanze e di conseguenza ad andare al mare. Amo il mare, con tutta me stessa e mi ispira un sacco, dalla pittura alle parole. Vidi passare una barca all'orizzonte mentre ero al porto e niente, pensai ad un Louis marinaio (sono fissata con sailor!lou) e poi tutto venne da sé. Non posso dirti nei dettagli cosa pensai allora sennò sputtano la trama della storia hahah!
Ricapitolando, mi ha ispirata il mare ed nata dal desiderio di evadere dalla realtà che stavo vivendo. Non me la stavo passando proprio bene così iniziai a rifugiarmi a Lihafe, tra le sue casette colorate, a vivere le sue stranezze per sfuggire alla monotonia della realtà. Inoltre, presi una cavigliera in quel periodo, e non immagini a cosa mi fece pensare! Sono affezionata a quella fiaba che è così diversa dalle AU a cui si è abituati oggi, lo ammetto, so di aver osato... Il fatto che abbia poche recensioni, un discreto numero di lettori ne è la dimostrazione.
Grazie di nuovo per la domanda!

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Oh, ma Viviana, quei disegnini sono solo stupidaggini! Però son felice che ti piacciano ♡
Che scuola frequento? Nessuna, attualmente, visto che mi sono diplomata una roba come cinque anni fa (mi sale l'angoscia se penso agli anni volati via tanto in fretta...)
Mi son diplomata in un liceo artistico che amerò per sempre, e parlerò dei miei anni liceali a chiunque con trasporto e affezione!
Ho poi frequentato per due anni circa l'Accademia di belle arti ma nada, ho sbagliato un casino di cose (una su tutte la scelta del corso). Scelsi foto, cinema e televisione ma passavo le ore buca a contemplare gli studenti di disegno dal vero. Ora mi dirai, perché non hai cambiato corso? Ho conosciuto gente sbagliata in quel posto e ho deciso di allontanarmi dall'ambiente.
Grazie per la tua bella curiosità!

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Gli occhi di Zayn sono quel posto lontano dal mondo che più mi attira e al contempo più mi spaventa, in assoluto. Occhi come passaporte magiche, ti ci aggrappi e vieni risucchiato istantaneamente in un universo alternativo che non è di certo il tuo, ma il suo. Quell'universo da cui ogni tanto Zayn arriva, magari mostrandoci un sorriso in una selfie, condividendo una riflessione così, dal nulla che apparentemente non ha un senso ma che, puntualmente un senso ce l'ha. Arriva dal suo universo e ci regala un disegno, uno schizzo, una bozza indefinita di ciò che è la realtà che vive al di l dei suoi occhi scuri. Gli occhi di Zayn sono scuri, a volte sembrano ambrati ma è solo una proiezione della dolcezza che cela nel suo animo. Sono scuri perché deve nascondere la serratura di quell'ingresso imponente attraverso il quale ognuno potrebbe scorgere ciò che pensa, sogna, desidera. I suoi occhi sono sfuggenti, lo hai mai notato? Sono poche le volte che, in video, tiene fermo il suo sguardo verso un obbiettivo. Lui sa che le sue iridi castane sono gli ingressi al suo mondo esclusivo, quel mondo che deve essere lui a decidere di mostrare, quando e come vuole. Spesso lo fa con i colori. In quel video del 1D Day si dedicava ai graffiti, io ho una teoria. Quando ti dedichi a un murales dai le spalle al mondo e gli occhi li apri su una parete che non giudicherà mai quello che ti porti dentro, e lui, guarda caso, pur di sfuggire alle telecamere (al mondo dietro di esse) decise proprio di dedicarsi a quel muro atono che subito si ritrovò immerso dai colori della sua anima. Io lo trovo sublime.
Tu sei una bimba, ma pur sempre stronza.

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