sfacciata sfaccettatura

Vedo nella tua mamo destra il carcere, nella sinistra il manicomio". Sono mancina, dici che sono segnata per natura?
Interessante. Innanzitutto scusa il ritardo... Spero tu abbia trascorso una bella giornata ieri! Passiamo alla domanda. Sai cosa? Parlarne "in pubblico" mi crea sempre disagio - pare una cazzata, e invece - del tipo che solo una mia amica condivide con me questa totale ossessione verso la criminologia e, quindi, anche la storia di determinati personaggi. /Sara ti sto percependo come la falce di Morte sulla noce del collo/ È che secondo me non, lo so, quando se ne parla pare che uno voglia "sponsorizzare" determinati messaggi ma in questo momento ti concedo di pensare di me come una che si fa decisamente troppe seghe mentali. C'hai ragione! Dopo questo breve delirio mi limiterò a farti un po' di nomi e aggiungerò davvero poco riguardo ciascuno perché ti ho detto come la penso. Ma se vuoi parlarne con me, in privato, sono disponibile (magari poi ci si mette d'accordo).
Erzsébet Báthory (nutro una sorta di perversa adorazione nei suoi riguardi che non credo sia il caso esplicare qui), Aileen Carol Wuornos (ci hanno fatto un film che ho apprezzato storcendo un po' il naso, a dire il vero), Charles Manson (canta che ti passa... oppure no), Leonarda Cianciulli (la vuoi una saponetta? Ci sono anche dei dolcini squisiti...) Ted Bundy (per il quale è stata coniata l'espressione "Serial Killer"), John Wayne Gacy (IT il pagliaccio è un pivello a confronto) e infine Fish, Albert Fish. Lui è tipo la punta di diamante, presumo. Questi serial killer sono quelli che più di tutti mi hanno, come dire, affascinato. Tra di loro, però, ho il mio preferito in assoluto e giuro che non li ho scritti in ordine di preferenza! "Preferito". Passami il termine. Di solito quando succedono fatti di cronaca ci si basa solo sull'accaduto, ci hai fatto caso? Sulla dinamica del fatto e sul movente; sono poche, e davvero rare, le persone che invece pensano subito alla vita dell'omicida, al suo passato e soprattutto alla sua infanzia. Ecco, dico questo perché ho fatto i nomi di personaggi che hanno davvero un passato alle spalle che ci sarebbe da stare lì e farli tornare in vita solo per poter ascoltare dalla loro bocca tutto ciò che hanno vissuto e che, in seguito, hanno compiuto. In ognuno di loro ho subito riscontrato lati del mio carattere, in alcuni di più e in altri meno... CHE COSA INQUIETANTE *evil laugh*. No, cazzate a parte, presumo sia umanamente normale... "Siamo i vostri figli, i vostri mariti e siamo cresciuti in famiglie normali". Mi sento ispirata, credo dipingerò!

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Allora. La storia che mi ha deluso, per il finale, è quella di Titanic, il film intendo. Perché Rose non doveva salvarsi. Rose doveva morire con Jack. Nessuno dei due doveva salvarsi, né entrambi perché io non sono per il lieto fine forzato, né lo pretendo a forza. Il fatto che si sia salvata solo Rose mi ha sempre fatta incazzare come non so che cosa. E magari è un ragionamento tutto mio, ok, ma se mi trovassi in una situazione come quella io non riuscirei mai e dico MAI a restare lì ferma a guardare la morte prendere l'amore della mia vita. Non ce la farei mai. Come si può fissare inermi una cosa del genere? Non ci entriamo tutti e due sulla zattera o quello che cazzo è? Bene. Non ci salirà nessuno. Io mi sarei buttata con Jack, capisci? Non si tratta di essere schifosamente romantici o cosa... Si tratta che quella storia mi fa schifo. POI, VOLTIAMO PAGINA. Harry Potter vale? Dai, dai, dai. Harry Potter non mi ha MAI delusa. Adoro ogni libro, ogni finale e sebbene sia stata dura e l'abbia sentita particolarmente (parlo della morte di Fred) ho sempre trovato appropriata la scelta di zia Row di far morire in battaglia determinati personaggi. E poi potrei parlare sul serio all'infinito ma non mi sembra il caso!

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