sfacciata sfaccettatura

Ebbene sì, King è uni die miei autori preferiti in assoluto!
Tra i suoi racconti che ho letto ce ne sono tre che ho appezzato in maniera particolare per una serie lunghissima di motivazioni.
'Finestra segreta, giardino segreto' uno dei quattro racconti di 'Quattro dopo la mezzanotte' che son due volumi con storie diverse (dalla storia che ti ho citato è stato tratto il film Secret Window con Johnny Depp!).
'Misery' e credo non occorrano descrizioni perché è un bestseller intramontabile, e 'Shining' anche qui non servono precisazioni!
Alla fine apprezzo ogni opera sua che ho letto sinora, ma questi tre racconti che ti ho citato mi hanno profondamente deviata hahaha. No, vabbè, è che lo stimo tantissimo sia in quanto mente geniale e perversa che come scrittore: le sue descrizioni mi fanno viaggiare.
Grazie per la domanda!

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Allora, è un pomeriggio di autunno e i colori principali del paesaggio reale di fronte a me sono il giallo, l'arancione, un po' di verde qua e là e l'azzurro pallidissimo del cielo. Neppure una nuvola, ahimè. Sono in una vecchia terrazza, di quelle tipiche americane, la tela poggiata si di un cavalletto e dietro di me il mio cagnolone sonnacchioso mi osserva di tanto in tanto.
Intingendo la punta del pennello nella fossetta dell'arancio/rosso sul mio piatto di porcellana (uso un piatto come tavolozza, da sempre oramai) percepisco una strana vibrazione nelle dita espandersi sino al polso, al gomito e rilasciando una scarica di brividi lungo le vertebre della mia schiena. Non do conto a tale sensazione, almeno non subito, e lascio scorrere a piccoli stacchi la punta del pennello sul fondo della tela. E' quando afferro un pennello più piccolo per intingerlo nell'acqua pulita (mi serve a dare scioltezza ai colori più densi sopra alla tela) e lo lascio percorrere l'azzurro poco vivido che rappresenta il cielo che mi accordo di alcune gocce d'acqua che battono contro il legno della veranda su cui mi trovo. Mentre una gocciolina d'acqua percorre la tela, dal cielo quello reale iniziano a cadere leggere gocce di pioggia, senza che ci siano nuvole. Ispirata dalla pioggia e dal suo odore decido di rendere sublime la mia visione pittorica del paesaggio aggiungendo del grigio nell'azzurro decisamente poco saturo, così da ricreare enormi nuvole cariche di pioggia. Manco a sollevare il pennello dalla tela, dopo aver terminato di rappresentare la terza nube gonfia, grigio/nera, che nel cielo sopra di me ne appare una davvero simile e... Vera! Esaltata da questa idea malsana di essere, probabilmente, io la fautrice di tale cambiamento climatico... Aggiungo lampi al paesaggio sulla mia tela e tiro su, in strisce fittissime, i rossi e gli arancioni delle foglie. Così, manco a dirlo, il tetro della veranda viene rischiarato da una serie di lampi silenziosi che subito sono raggiunti da boati fortissimi; le foglie dagli alberi vengono strappate e trascinate in alto dal vento forte come se fosse piccoli aquiloni.
Ecco, in pratica tra sformerei un tranquillo pomeriggio autunnale in una di quelle bufere sublimi che tanto piacciono a me e Turner.

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Ti preferisco quando rispondi alle mie di domande, non quando le poni.
L'orgoglio? Sì, l'orgoglio. E non lo dico tanto per, chi mi conosce bene sa che sono una persona così orgogliosa che, davvero, fa schifo a me in primis questo lato di me. L'orgoglio mi impedisce un sacco di cose, ho perso un sacco di persone per questa ragione e tutt'ora mi capita di vivere periodi di silenzio lunghissimo con persone alle quali, alla fine, voglio un bene dell'anima. E' che non riesco mai a fare il primo passo, anche se so di aver sbagliato... Per non parlare, poi, quando so di avere ragione: un disastro, è a fine.
Però, lo ammetto, se so di avere sbagliato e l'altra persona non si fa avanti, prima o poi lo compio quel piccolo passo per sistemare ogni cosa ma devo davvero tenere a questa persona, deve essere davvero importante per me altrimenti non mi smuovo di un millimetro.

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