sfacciata sfaccettatura

Non so se sia o meno un'abilità, la reputo da una parte un pregio, dall'altra un enorme difetto, se non problema (a volte). Ho una memoria fotografica mostruosa. Ricordo, anche a distanza di anni (e ti parlo di tantissimo tempo davvero) i dettagli di un qualcosa che in quel momento mi ha particolarmente segnata. Colori, espressioni, i gesti... Anche con le parole, ciò che ho ascoltato o io stessa ho detto, le sensazioni provate e gli odori respirati... ma la memoria visiva è davvero forte e non è sempre un bene. Poi non ne ho idea, non lo faccio in maniera scorrevole, a volte ci metto una frazione di secondo in più ma so leggere al contrario e scrivere da destra a sinistra, credo sia dovuto al fatto di essere mancina! E niente, ho l'abilità di farmi davvero tante seghe mentali ma penso sia l'abilità di parecchi hahahah

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Il miei coprotagonisti ideali sarebbero James Dean, Hilary Swank, Clint Eastwood o Leo. Devo dire che non ho molte pretese hahahah.
Colonne sonore... Qualcosa di western, amo Sergio Leone, quindi vorrei una musica tipo http://youtu.be/IAooXLAPoBQ
Precisamente. AAAAAA! Ricapitolando mi piacerebbe far parte di un cast per un film western o comunque d'azione. Sono combattuuuuuta! Ti direi anche horror ma sai cosa? Non ho fiducia nei registi di oggi hahahah e le sceneggiature non mi entusiasmano più come quelle dei vecchi film horror. Non so, vorrei recitare in un film tipo Gioventù bruciata o, che ne so, Inception (che sono opposti praticamente hahah). In tutto ciò non sono portata per la fama :/// davvero, partecipare a tutti quegli eventi, gli Oscar etc... Sono troppo asociale e a tratti misantropa per essere qualcuno nel mondo delle celebrità!

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In ritardoooooooo! In breve.
C'era una donna che quando il marito era fuori per lavoro, per lunghi periodi, si ritrovava a fare i conti con uno spiritello malandrino che abitava nelle mura della sua casa. Lei si pettinava i capelli, prima di coricarsi, e li lasciava sciolti. Lo spiritello ogni notte, mentre lei dormiva, le si sedeva a cavalcioni (la rivoltava a pancia sotto, la metteva prona in pratica) e le tirava i capelli, malamente, glieli intrecciava in una lunga treccia e iniziava ad usarla come se fossero state delle redini e lei il suo cavallo. Le faceva terribilmente male. La donna non poteva davvero far nulla per ribellarsi così lo lasciava fare. Questa storia andò avanti per molte notti fino a quando la donna non pensò di intrecciarsi i capelli e di addormentarsi a pancia sotto, così da sorprendere (per così dire) lo spiritello. Questo, trovandola già "pronta" per il suo gioco, si infuriò a tal punto che le strappò via tutti i capelli, a ciocche. La donna, quando suo marito ritornò, gli raccontò tutto quanto e decisero di cambiare casa sperando di lasciarsi alle spalle lo spirito malandrino. Il punto, però, fu che la donna si liberò dello spiritello ma dovette continuare a cambiare casa perché ogni volta che si sistemava in un nuovo appartamento ritrovava da qualche parte i suoi capelli (che le furono strappati) intrecciati in una bellissima treccia. Imparò a conviverci finché non dovette prendere una decisione...

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C'è sempre qualcosa di sbagliato in noi, in tutti, nessuna eccezione. Ora non so e non voglio neppure dare per certo il mio pensiero ma suppongo sia un qualcosa che è in noi da sempre, che nasce assieme al nostro primo respiro. È la vita, col tempo, con la crescita e le sue esperienze, a dare a questo "lato oscuro" la possibilità di alimentarsi, crescere, venir piano piano fuori fino a che ad un tratto ci pare di non potere manco più esercitare un potere si di esso. È come se questo difetto di fabbrica diventasse il nostro gemello, il vero è proprio dark side, insomma. Quindi senza accorgercene impariamo a conviverci, è un processo spaventosamente naturale se ci si pensa ma la vedo in questo modo... Alcuni di noi lasciano a questi lati oscuri persino delle briciole con cui alimentarsi, c'è chi lo fa senza alcuna finalità, chi invece lo fa perché convinto di crearsi un'armatura con cui, poi, affrontare il mondo. Le tue domande mi fanno fare dei viaggi mentali allucinanti.

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Rispondo con un ricordo. Al liceo ci fecero fare una lezione sulle luci e le ombre, fondamentali quando ci si deve approcciare all'assonometria, e ricordo in maniera vivida come un "semplice" fascio di luce, in una camera oscura, riuscisse a dare ad un singolo oggetto svariate facce. Ricordo che ne fui estremamente affascinata poiché associai immediatamente ciò che avevo visto alla vita di tutti i giorni. Paragonai quella trasformazione indotta dalla luce alla mia volubilità di pensiero e dopo una lunga serie di ragionamenti (alimentati, assecondato dalla mia doc di filosofia, grandissima donna) giunsi a capire una cosa fondamentale. Amo la notte e non ho un buon rapporto con la luna piena perché questa, nel nero, ha il potere - con la sia luce - di stravolgere ogni cosa ci sia sul mondo (vedi le maree) compresa la mia essenza. E quindi sì, è vero, la luce stravolge ogni cosa e forse è per questo se gli audaci (o i vigliacchi, dipende dai punti di vista) prediligono il buio.

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E che ti devo dire, anon. Cosa devo dirti? Partiamo dal presupposto che in questo ultimo periodo sono totalmente fuori dal mondo, davvero, roba che non ho manco il tempo di guardarmi in faccia allo specchio; non mi sono calcolata wa e Twitter per un po' quindi :/// NON NE SAPEVO NIENTE! Stamattina, oh Gosh, sono stata investita da trilioni di fotografie di QUELL'ABBRACCIO e credimi se ti dico che SONO CERTA non riuscirò a superarlo. Gli abbracci tra Louis e Harry, effettivamente, non si superano mai, a prescindere (al di là della questione Larry o meno). Dicevo. Dicevo? Ah, sì! La forza di quell'abbraccio si evince dal modo in cui le guance di Harry sono stritolate alla "Cioppi Cioppi". Cioè, se ci fai caso, il modo in cui le guance di Harry si mostrano in foto sembra URLARE "guardateci, siamo stretti, avvinghiati, ci stiamo stritolando, nessuno riuscirà a scollarci". Ecco, più o meno è quello che penso. ULTIMA COSA, MA NON MENO IMPORTANTE. L'espressione di Harry è quieta, non so come spiegarmi... Ha una faccia da post-orgasmo come se avesse raggiunto la pace dei sensi, il suo porto sicuro etc etc e lo avesse fatto, finalmente, DAVANTI A TUTTI senza temere un cazzo, praticamente. Questo abbraccio è semplicemente wow. Ah, ultima cosa, veramente l'ultima. Sa di addio, questo abbraccio, ma non in maniera triste o drammatica, un addio pacifico, un qualcosa tipo "Ognuno per la sua strada, d'ora in poi, ma in me ci sarà sempre un posto pronto ad ospitarti. Sempre". Più o meno.

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Ci ho messo una decade ad affrontare questa domanda. La canzone che hai citato mi ha fatto iniziare a scrivere una storia (una fem!AU tra l'altro) di getto, che ora ho davvero paura a buttare giù in maniera definitiva hahah e mi sto violentando psicologicamente (devi credermi) per impedire alle parole di fluire liberamente via dalla mia mente .-.
Questo per dirti che non so neppure se voglio rispondere o meno a questa domanda! Che caso disperato che sono hahahahah ♥ Ti detesto. Come interpreto questa frase? Suppongo il significato dell'intera canzone sia abbastanza esplicito, o no? Ad ogni modo *smettila di tergiversare, K* hai presente quando sai di aver fatto di tutto per poter dire a testa alta "ho vissuto rischiando, patendo anche la paura, pur di fare mio quello che desideravo, così da non sentire il peso dei rimpianti gravarmi sullo stomaco"? Il punto è che, senza neppure saperlo, lo spazio che non si concede ai rimpianti, se lo fottono - sempre - i rimorsi. Cioè, penso sia proprio una funzione /bastardissima/ matematica, una cosa del tipo: il rapporto tra i rimpianti e i rimorsi è inversamente proporzionale, poiché più si dissipano i primi, più i secondi aumentano. Ogni rimpianto che si evita lascia lo spazio ad un piccolo e famelico rimorso non voluto, che non si percepisce subito ma solo a distanza di tempo, parecchio tempo. Allora, ad un certo punto, ti ritrovi lì a fissare i ricordi e a dirti in maniera orgogliosa "guardati, non hai rimpianti, hai fatto/detto tutto quello che sentivi in quel momento" eppure... ti sei trascinata appresso qualcuno che forse, sicuramente, non lo meritava. Quello, col senno di poi e con la giusta e spietata maturità, si rivela essere un rimorso. Persone come rimorsi. Un rimorso che ti corrode insistentemente, lo fa quando neppure te ne accorgi, in maniera subdola. E te lo giuro, a questa cosa purtroppo ci ho pensato per colpa di questa canzone. La consapevolezza POSITIVA, tuttavia, nel turbinio tetro in cui la tua domanda (e la canzone in generale) mi ha gettata, è che per questa volta so ci essere dall'altra parte... potrei urlare dalla gioia, ma sarebbe alquanto puerile da parte mia e non sono più una ragazzina, ma una donna, quindi non lo farò. E sembra che stia delirando ma ha davvero senso questa cosa che ho detto o forse no, ma non importa, mi aiuta ad esorcizzare. In parole povere mi rendo conto di essere (o comunque sento di esserlo) sia il rimpianto che il fortissimo rimorso per qualcuno che ha "macchiato" il mio passato... Ed è una stoccata di blu indelebile che nessuno riuscirà mai a grattarmi via dall'anima, nessuno (stare con me vuol dire fare propria questa grande consapevolezza, conviverci e "accollarsi l'intero pacchetto" perché più il tempo passa e più la vernice si incrosta e si intreccia alla trama fitta della mia essenza. Non... Insomma, si impara a conviverci e basta, ci sta poco da fare.

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(1/2)

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